Brand? Perché aprire un Ecommmerce nel 2024

(Questa è la trascrizione del video)

Hai un Brand? Perché aprire un ecommerce nel 2024? Questo video l’ho fatto anche l’anno scorso e questo anno lo voglio rifare perché qualcosa è leggermente cambiato nel panorama mondiale delle vendite online e anche perché voglio portare dei nuovi ragionamenti.

Il mio obiettivo è quello di aiutare un imprenditore, marketing manager che dirige un’azienda che ha un Brand, capire se effettivamente l’ecommerce è interessante. Per chi ancora non l’avesse aperto nel 2024, magari chi l’ha già aperto però deve ancora un po’ prendere le misure. Rispetto all’anno scorso che cosa è cambiato? L’intelligenza artificiale è arrivata e si è sentito chiaramente tutta la sua potenzialità, difficile dire come cambierà effettivamente da qua a 5 anni, sicuramente io posso dirti che grazie all’intelligenza artificiale e a tutti gli algoritmi e a tutti i nuovi strumenti che che stanno per uscire o che sono già usciti ci sarà una semplificazione per quello che riguarda i canali distributivi, che significa che sarà più facile vendere online distribuendo il nostro prodotto, vendendo in tanti canali ecommerce, Marketplace, in Giappone, in Cina, dove vogliamo e sarà anche più facile poi promuovere e dare visibilità a questi prodotti proprio perché ci sono alcuni strumenti che se sfruttati bene riescono ad agevolare tante operazioni e le riesci a fare in scala quindi puoi fare tante operazioni, tante attività anche con poche persone che dirigono questa vendita.

Piccola parentesi è chiaro che diventa ancora più fondamentale investire nelle conoscenze interne della tua azienda o comunque nell’investire per affidarsi ai migliori consulenti e diventa cruciale anche tutto l’aspetto della tecnologia. Quindi intelligenza artificiale cambierà le vendite e secondo me polarizzerà anche un po’ le vendite perché tanti piccoli rivenditori online non riescono, chi non saprà fare investimenti su le conoscenze, le competenze da portare dentro in azienda e la tecnologia non riuscirà e diventeranno pochi e con più potere quelli che online potranno effettivamente raggiungere degli ottimi risultati. Quindi intanto se hai un brand quindi significa che produci te direttamente oppure ti fai produrre il conto terzi però sei te il proprietario del marchio e come vendi questo marchio? Allora la distribuzione classica com’è? Ci sono i distributori o a volte non ci sono e ci sono poi i rivenditori. Quindi tu marchio hai prevalentemente un business B2B vendi ad altre aziende che poi si occupano di vendere effettivamente al consumatore finale. Cambierà questa catena classica della distribuzione?Qualche numero lo stiamo vedendo, ConfCommercio ha fatto uscire pochi giorni fa una ricerca e ha detto che negli ultimi 10 anni dal 2012 a 2023 sono andati chiusi completamente le aziende di negozi, negozi al dettaglio, stiamo parlando di 110.000 negozi, il 20% quindi uno su cinque ha chiuso, tanti anche nei centri, nei centri principali. Ora è chiaro che può far dispiacere questa cosa magari eri affezionato a un negozio che c’era nel tuo centro storico che ha chiuso quindi dispiace perché magari dietro questa azienda, questi negozi magari c’è una storia familiare fatta di persone quindi questo può dispiacere, però chiaramente questo è il mondo, è il mondo che sta cambiando le metodologie con le quali le persone magari fanno acquisti, è giusto se io sono un Brand devo sapere questa cosa, devo sapere che magari piuttosto di prendere la macchina andare in centro parcheggiare, trovare parcheggio, non è solo parcheggiare ma trovare parcheggio e andare in negozio dove magari non sempre troviamo delle persone gentili, cortesi che hanno veramente voglia di vendere, hanno passione in quello che fanno, piuttosto vado online e cerco la mia soluzione ricevo la merce con tutta tranquillità perché comunque sono coperto da reso, dai Marketplace che mi danno totale garanzia quindi se sono un Brand devo tenere in considerazione assolutamente questa cosa.

Anche perché se affido tutti ai miei rivenditori io qualche dubbio me lo farei perché se c’è questa transizione dall’ offline andiamo all’online i rivenditori sono preparati? Nella maggior parte dei casi no. Parlavo con un imprenditore settimana scorsa e parlavamo e vedevamo appunto che i suoi prodotti online sono venduti da alcuni rivenditori ad un prezzo troppo basso, folle che addirittura lui non ci starebbe dentro vendendo con quel prezzo, lui che produce e li vende, ma perché? Io gli ho detto, è clamorosa questa cosa che tanti rivenditori non sanno quello che stanno facendo online, stanno vendendo in perdita, non fanno bene i conti e quindi succede questo. Quindi affidarsi a queste aziende è un po’ pericoloso perché se non investono come ho detto prima, se non riescono a tenersi al passo di questi nuovi modi per acquistare i prodotti o per vendere i prodotti rischiano veramente di non sopravvivere come ci ha detto appunto Confcommercio o comunque di non avere una grande visione quindi attenzione alla catena classica io lo dico sempre. Scompariranno tutti? No perché chiaramente lo store fisico comunque rimarrà, comunque ci sarà la voglia da parte delle persone, tutti noi abbiamo voglia di toccare con mano, andare in negozi però ci sarà una trasformazione, ecco che magari si trasformeranno questi negozi in showroom quindi delle persone che vanno là in questi negozi che espongono merce e già ci sono questi esperimenti dove le persone vanno dentro vedono la merce, ma non la comprano lì, comprano con un codice online quindi già ci sono queste cose, non è fantascienza.

Quindi c’è questo grande trend e e c’è il trend dei Brand che vendono direttamente qui Direct to consumer d2c quindi accorcio completamente la catena distributiva Io produco, io comunque detengo questo marchio e vendo direttamente al mio consumatore finale quindi una vendita b2c business to consumer rispetto a prima, ovvero con la catena classica che era business to business perché io vendo ad altre aziende che poi hanno l’onere di parlare col consumatore finale.

Quindi ci sono dei vantaggi nel vendere direttamente quindi io ti consiglio sì di aprire un ecommerce assolutamente perché chiaro che ci sono i pagamenti immediati rispetto ai 60, 90 o chissà mai dei rivenditori, ci sono dei margini migliori, ma ci sono degli altri vantaggi che in realtà secondo me sono più importanti se hai un Brand, ovvero che con il tuo ecommerce, con il tuo sito istituzionale puoi presentare al meglio i tuoi prodotti, la tua produzione, puoi creare il miglior showroom e in assoluto questo è fondamentale. Lascia stare magari la vendita o le performance appunto legate alla vendita diretta, ma puoi creare il miglior sito istituzionale dove vendi, dove metti in vendita i tuoi prodotti dove li spieghi correttamente, fai vedere dei video e fai sì che le persone effettivamente capiscono che quella è la soluzione che vogliono acquistare e poi magari non l’ acquistano direttamente dal sito istituzionale perché magari c’è anche il prezzo quello di listino più alto, ma magari vanno da altri rivenditori o addirittura offline, comunque è importante avere un ecommerce. Bisogna presentarli questi prodotti al meglio perché ricorda sempre che la vendita online è quella più difficile perché le persone non possono toccare con mano il tuo prodotto devono fidarsi di te a distanza ecco perché secondo me i rivenditori negozi fisici non moriranno mai perché ci sarà sempre qualcuno o comunque tutti noi magari abbiamo quell’esigenza di toccare effettivamente il prodotto.

Quindi si ecommerce, magari non vendi direttamente magari il tuo obiettivo del tuo ecommerce per adesso non è la vendita, ma è presentare al meglio i tuoi prodotti però ti consiglio di attivare il carrellino, ti consiglio di attivare anche la la possibilità di acquistare perché oltre a presentare al meglio i tuoi prodotti, di avere il miglior showroom online gestito da te e non magari da rivenditori che sappiamo tutti magari presentano nel tuo prodotto male, con informazioni sbagliate, è molto importante che ci sia la figura istituzionale del Brand anche perché metti già un piede all’interno di questo mondo, cominci a strutturare la tua azienda cominci a capire che cosa effettivamente funziona, che cosa ti serve per vendere online perché un domani, magari non l’anno prossimo, magari tra 5 anni, magari i rivenditori chiudono, magari tanti non riescono più a starci dentro e con l’online non riescono effettivamente a vendere tu non devi partire da zero tu hai già un ecommerce tu sai già come fare, hai già delle procedure interne, conoscenza eccetera eccetera

Quindi sì ecommerce, sì partire con questo showroom anche se non è importante vendere e anche se per te per adesso non è importante vendere chiaramente quindi entri un po’ nel meccanismo.

Apri l’ecommerce e cosa succede? I rivenditori poi rompono, si incazzano, ti chiamano, ma perché tu vendi online e allora posso capire questa cosa ma devi essere bravo tu che hai un brand a spiegare a questi rivenditori, agenti, negozianti il mondo è questo, è impensabile al giorno d’oggi avere un brand e non essere online. Ripeto magari sei online col prezzo di listino più alto, dopo non ti compra nessuno nel negozio tuo però ufficiale intendo però è importante.

Questo è il mondo devi adattarti perché altrimenti non avrai tanto futuro e quelli che sono ancorati al passato di distribuzione del passato secondo me hanno le ore contate, non i giorni delle ore contate e poi comunque si può creare un un percorso non troppo brusco per i rivenditori, si possono creare delle campagne da fare insieme che cosa intendo? Intendo magari promuovere alcuni prodotti e poi farli acquistare negli Store fisici, si possono si può quindi fare un mescolamento tra l’online l’offline, si può creare un’affiliazione, quindi guarda fai sì che le persone comunque acquistino il mio store ufficiale ti do un codice con il quale tutte le vendite generate da questo codice, da questo link poi tu prendi una commissione quindi si possono fare tante veramente tante cose. Addirittura c’è chi, sentivo la scorsa settimana, un’azienda che ha questi agenti e in base al numero delle vendite e in base poi all’indirizzo dell’ordine e quindi fanno delle statistiche a livello regionale e attribuiscono un peso ai vari agenti delle varie regioni proprio in base agli ordini quindi tu stai lavorando molto bene in Lombardia, perfetto le vendite che arrivano nel mio ecommerce che sono indirizzate a questa regione, ai clienti di questa regione io comunque ti riconosco una percentuale. Ecco quindi adesso non voglio dilungarmi troppo ci sono delle attività che si possono fare per far sì che comunque i rivenditori non si sentano tagliati fuori perché posso capire che per un Brand nato tanti anni fa e dove la distribuzione classica è ancora importantissima non si può tagliare alla sera alla mattina tutta la distribuzione classica però è importante avere l’ecommerce e spero di averti passato questa cosa.

Quindi ecommerce assolutamente Sì anche perché con la distribuzione classica perdo un po’ il contatto col mio cliente finale, quante volte magari abbiamo lanciato un nuovo prodotto abbiamo chiesto ai rivenditori ma perché non si vende e loro hanno detto ma perché è giallo al posto di arancione, tante cose magari sotto ci stanno altre motivazioni come ad esempio preferiscono vendere quello del di un Brand rivale di un nostro rivale perché hanno margini migliori, ecco che se tu vendi direttamente hai il contatto diretto con le persone, con i tuoi clienti, hai il contatto cliente e capisce se le persone sono soddisfatte più o meno, perché non sono soddisfatte, il feedback, ricevi un feedback è importantissimo, raccogli i dati sui tuoi clienti finali quindi gli ecommerce, ci sono tante aziende con un Brand che hanno aperto l’ecommerce che hanno detto solo per il fatto di ricevere così tante informazioni e di creare il database dei miei clienti è già un successo a parte le vendite. Anche il database di clienti è fondamentale e quindi creare la propria lista di clienti da poter gestire, sulla quale poter lavorare, avere la lista di clienti è una delle leve fondamentali per costruire un Brand oggigiorno e a lungo termine.

Io sono assolutamente della parte del si ecommerce, quindi ha senso anche quest’anno nel 2024 se non hai un ecommerce partire con l’ecommerce.

Volevo dirti però una cosa, che ti consiglio di non partire con l’ecommerce se l’azienda invece non va benissimo, se pensi di poter salvare il business con l’ecommerce, tante volte sento questo discorso quindi non sta andando bene in altri canali quindi provo con l’ecommerce. Se non sta andando bene negli altri canali chiediti perché, magari ci sono altre ragioni, magari non è solo un problema dei rivenditori che non si tengono al passo, che non riescono a vendere correttamente il tuo prodotto, margine eccetera Magari ci sono delle motivazioni di fondo più importanti. Ecco quindi che se apri il canale online devi essere sicuro nel tuo prodotto e i tuoi clienti deve essere già testato eccetera eccetera, non deve essere un prodotto in declino per tante ragioni, un Brand che non può funzionare neanche online. Perché? Perché non si prova online, aprire un canale di vendita digitale, ecommerce, Marketplace quello che vuoi non è che fai una prova costa poco chissese ne frega. No, costa come aprire il negozio in centro oggigiorno, quindi non è che si prova quindi se il tuo business ha dei problemi l’ecommerce non l’utilizzare per salvare questo business

Assolutamente si crea il tuo ecommerce ufficiale, il tuo sito istituzionale con il carrellino funzionante se sei un brand anche oggi va benissimo partire, crea la miglior presentazione, il tuo miglior showroom, metti un piede in questo mondo e magari poi le persone lo comprano il tuo prodotto dai rivenditori o anche offline, non importa, ma assolutamente sì ecommerce nel 2024!


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